Il progetto Terre dell’Olivo si propone di sviluppare strumenti operativi volti a valorizzare e promuovere una filiera olivicolo-olearia caratterizzata da elevati standard di sostenibilità. Questo obiettivo viene perseguito attraverso l’analisi della vocazione agricola delle “Terre dell’Olivo”, l’implementazione di un percorso di certificazione territoriale per la sostenibilità, la valutazione delle potenzialità commerciali degli oli prodotti localmente e la definizione di strategie mirate per il loro efficace posizionamento sul mercato. Nello specifico, il centro OPERA, tramite l’Università Cattolica del Sacro Cuore, si occupa della predisposizione e dello sviluppo di un percorso di certificazione di sostenibilità delle Terre dell’Olivo di Romagna.
L’obiettivo principale è avviare un processo di certificazione che supporti le aziende olivicole e olearie nel miglioramento continuo delle proprie performance ambientali, sociali, qualitative ed economiche. Tale percorso mira a ottimizzare l’uso delle risorse naturali, ridurre gli impatti negativi e promuovere una filiera più efficiente e responsabile.
Il Centro di Ricerca OPERA ha svolto un’analisi preliminare del livello di sostenibilità, contribuendo alla raccolta dati tramite questionari somministrati ad aziende della regione Emilia-Romagna, rappresentative delle diverse fasi produttive. OPERA, tramite l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha definito i pilastri ed i requisiti di sostenibilità per l’analisi qualitativa della filiera, elaborando la guida tecnica e validando gli strumenti di autovalutazione aziendale.
L’attività ha portato all’individuazione di ambiti critici e di miglioramento nella filiera, come la frammentazione territoriale e produttiva, i costi elevati, l’efficienza produttiva, l’impatto ambientale e le proprietà qualitative del prodotto finale. La guida tecnica elaborata, articolata in 42 requisiti suddivisi nei quattro pilastri della sostenibilità — ambientale, qualità e sicurezza alimentare, sociale ed economico — è stata inizialmente testata sul territorio dell’Emilia-Romagna. Successivamente, la guida è stata sottoposta a un processo di validazione su scala nazionale, coinvolgendo una rete eterogenea di aziende per assicurare una maggiore rappresentatività e applicabilità dell’intero settore olivicolo-oleario italiano. Questo upscaling dell’area di studio ha permesso di affinare lo strumento e di garantirne la coerenza con le diverse realtà produttive presenti in Italia, ponendo così le basi per uno standard di sostenibilità unico e condiviso per la filiera.
Il progetto prevede di implementare una fase di analisi quantitativa tramite indicatori oggettivi, basati su strumenti esistenti (come la certificazione VIVA) e su nuovi parametri specifici per la filiera olivicola. L’obiettivo è completare il processo di certificazione con uno standard riconosciuto e facilmente adottabile, incentivando una diffusione più ampia di pratiche sostenibili nel settore.